giorno 59 - 18 ottobre 2006 
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Ce l'abbiamo fatta! Siamo arrivati ad Avon superando il passo Vail sul tardino, ma senza incidenti grazie alla guida prudente di mio marito. Subito ci siamo fiondati da WalMart a comperare le catene, casomai la situazione peggiori domani. Con la cartina in mano e il meteo online, decidiamo di seguire l'itinerario originale e proseguire a sud lungo la SS 24 verso Leadville e Gunnison. Pare che le strade siano pulite da quelle parti e abbiamo un solo passo da valicare, che dicono sia aperto. Partiamo: 90 km di saliscendi su strade molto più pulite di quanto ci aspettassimo. E dire che di neve ne scende parecchia anche nel New England. Evidentemente in Colorado sono molto più avvezzi di noi a questi bruschi cambiamenti climatici. Il passo Tennessee a 3000 m è valicabile e da lì è tutto in discesa fino a Leadville. Giunti all'incrocio con la SS 50 mi rendo conto di non aver preso in considerazione il passo Monarch a 3500 m. Ci sono impianti di risalita in vetta e una funivia che porta ad una vista panoramica della vallata circostanze. A parte il fatto che non è operativa, i nuvoloni bassi impedirebbero comunque di vedere alcunché. Scendiamo verso Gunnison, la strada si fa panoramica e squarci di cielo azzurro ci rassicurano sulla nostra scelta. Cominciano ad apparirci davanti agli occhi i colori di questo stato spettacolare, non si chiama Colorado mica per niente!

Attraversiamo la Curecanti National Recreation Area, un piccolo canyon e arriviamo al meraviglioso lago Blue Mesa che ci offre uno spettacolo incredibile. Apparentemente desertico, lungo le sponde è un susseguirsi di campeggi e porticcioli per l'attracco delle imbarcazioni. È anche un paradiso per gli appassionati di windsurf!

Arriviamo al parco nazionale del canyon formato dal fiume Gunnison, il cosiddetto Black Canyon of the Gunnison NP e ancor prima di giungere all'ufficio turistico, il primo di 11 punti di osservazione ci offre un'anteprima di quello che ci aspetta. Stupendo, vertiginoso, spaventoso e incredibile. Il canyon è davvero "nero", talmente è buio e dalle pareti scure, è ripido e stretto, con pareti a picco di oltre 600 m di altezza. Il fiume in fondo all'abisso da quassù è silenzioso, in fondo al canyon, dicono, produce un rumore assordante tanto quanto un jumbo jet. Alcuni punti di osservazione sporgono OLTRE la roccia e li sconsiglio calorosamente e chi soffre di vertigini, altri sono raggiungibili lungo sentieri relativamente brevi. Ma a me viene un'idea e dopo qualche esitazione, Petino decide di lasciarmi fare. Fa freddo e c'è neve nel parco, ma la strada è asciutta. Il saliscendi è quasi impercettibile in auto, ma in bici a oltre 3.500 m di altezza anche una lieve salitina ti spezza le gambe e soprattutto il fiato. Ansimo come se avessi l'asma cronica. Sono solo 10 km in tutto. Stasera ci fermiamo a Montrose, CO. Dovrebbe fare molto freddo stanotte.

Il camper e la Vespa la mattina dopo la nevicata.

Il passo Tennessee sulla SS 24.

Un saloon del 1829 a Leadville, CO.

La catena montuosa alla nostra sinistra ha 8 vette oltre i 4000 m.

Il monte Harvard.

Il monte Yale.

Il passo Monarch sulla SS 50 - gli impianti non sembrano male e scommetto che non sono neanche affollati quanto le altre stazioni invernali famose.

La strada verso Gunnison, CO.

Lungo la Curecanti NRA.

Il canyon.

Il lago Blue Mesa.

Il lago e la mesa.

Sempre il lago, con le Montagne Rocciose.

Eccole! Erano nascoste dalle nuvole!

Benvenuti al parco nazionale del Black Canyon of the Gunnison!

Primo sguardo nel canyon.

Altro panorama.

Non riesco neanche a inquadrare l'intero canyon!

Uno dei punti di osservazione.

Il cosiddetto Muro dipinto.

Qui stavo tentando di vedere il fiume laggiù.

Laura che si sporge per vedere il fondo.

Altro punto di osservazione.

Ho visto foto di scalatori al museo, abbarbicati su queste pareti a 90º.

Altra vista nel canyon.

Laura giunta in fondo alla strada nel parco.

Le Montagne Rocciose in uscita dal parco.

Sempre loro.
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